La situazione finanziaria non è buona per il Pisamover, il “trenino” che collega l’aeroporto di Pisa alla Stazione centrale. Per questo la società Pisa Mover Spa ha chiesto al Comune di Pisa di rivedere il costo del biglietto: dai 2,70 euro attuali a cinque euro (+85%). Il costo degli abbonamenti, invece, resterà lo stesso. Si tratta di una proposta per il riequilibrio del Piano economico e finanziario (Pef) che a conti fatti prevede un notevole esborso per le tasche degli utilizzatori. L’obiettivo, spiegano dalla società, è gravare il meno possibile sulle casse pubbliche. Ma perché si è arrivati a questo punto? Il Pisamover incassa meno di quanto previsto/auspicato. Uno dei motivi (ma non l’unico) è questo: i bus che collegano Firenze a Pisa fanno scendere i passeggeri davanti all’aeroporto, evitando il parcheggio scambiatore del Pisamover (e quindi il pagamento). La precedente amministrazione con un’ordinanza, giustificata da motivi ambientali, aveva provato a vietare la fermata dei bus davanti all’aeroporto. Dopo le durissime proteste da parte di Toscana Aeroporti, la nuova amministrazione ha fatto marcia indietro, non applicando più l’ordinanza. Inoltre c’è stato un aumento delle ore di servizio (tre ore) che ha comportato maggiori costi di gestione. Su entrambe le questioni la società ritiene di non avere “colpe” e, proprio per questo, ritiene giustificata la richiesta di riassetto finanziario.
L’aumento del biglietto porterebbe un incremento dei ricavi pari a un milione di euro all’anno. Il ritorno al vecchio orario di esercizio, invece, farebbe risparmiare un altro milione. C’è infine l’ipotesi che il Comune giri alla società gli incassi del parcheggio per le soste lunghe, che nei primi 4 mesi dell’anno hanno fruttato 20mila euro. Affinché i conti del Pisamover siano in equilibrio bisogna evitare, inoltre, che tutti i bus da e per Firenze possano far scendere i passeggeri davanti al Galilei. Di quali numeri stiamo parlando? Complessivamente si parla di circa cinquecentomila passeggeri all’anno (la metà secondo Toscana Aeroporti); secondo i calcoli per la sostenibilità finanziaria del Pisamover non avrebbero dovuto superare le 90mila unità all’anno. Tra Comune di Pisa e Toscana Aeroporti, dopo un lungo braccio di ferro, è arrivato un compromesso: ogni giorno potranno arrivare 12 bus al Galilei (pari a 130mila passeggeri all’anno).
Intanto la Regione Toscana si è chiamata fuori. Con una mozione del Pd (e di Sì Toscana) approvata a maggioranza in Commissione ambiente la Giunta si è impegnata a riferire alla commissione consiliare competente i dati relativi all’utilizzo del People Mover di Pisa e “confermare che l’eventuale riequilibrio finanziario è regolato all’interno delle convenzioni tra Comune e Pisamover senza aggravio sul bilancio regionale”.