Il suo nome circolava da tempo nei retroscena dei giornalisti che seguono la politica. Ora Simona Bonafè, eurodeputata e segretaria regionale del Pd, taglia la testa al toro e, con un’intervista a Lady Radio, fa sapere che non intende correre per la poltrona di presidente della Regione Toscana. “Sgombriamo il campo, visto che il mio nome è stato tirato in ballo in questi giorni anche a sproposito: non nego che in molti in queste settimane, dentro il Pd ma anche fuori, mi abbiano chiesto di pensarci, ma io non intendo candidarmi alla presidenza della Regione Toscana”.
Bonafè spiega di aver preso questa decisione “per un motivo molto semplice, sono stata votata da centosessantamila persone che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale e sento il peso della responsabilità di non tradire la fiducia di chi mi ha dato un mandato per stare al parlamento europeo. Non posso dopo due mesi venire qui e dire che mi sono sbagliata e in realtà volevo fare altro, perché penso che la coerenza abbia un valore nella vita e a maggior modo nella politica”.
Chi sarà, dunque, il candidato del centrosinistra alle prossime Regionali? “Il nome lo sceglieremo insieme – spiega Bonafè – io non ho mai escluso le primarie”.
In lizza per ora c’è un solo nome: Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, già in pista da mesi e di recente uscito sulla stampa, con un’intervista a Repubblica, indicando 50 punti programmatici. Si parla anche di Stefania Saccardi, assessore alla sanità in Regione. Lei però mette le mani avanti: “Non si può partire dal candidato bensì da un ragionamento più vasto: dobbiamo vincere. Io faccio appello a lui e ad altri: tutti ora dovrebbero fermarsi. II candidato verrà dopo, sceglieremo tutti insieme, anche Giani”. Saccardi vuole presentare una coalizione allargata. Primarie? Se servono sì (e lei correrà), ma si potrebbero anche evitare, sei si trova una candidatura unitaria. “Le primarie per la scelta del candidato governatore sono un errore – dice a Repubblica – perché in un momento in cui il Pd ha bisogno di tenere insieme tutte le forze politiche e le energie, si corre il rischio di dividersi e poi di perdere”.
Nel centrodestra ancora tutto tace. L’unico nome, uscito ormai da mesi, è quello di Susanna Ceccardi, commissaria toscana della Lega e parlamentare europea. Fu lei stessa a rendersi disponibile (“se Salvini vuole”). Ma nel Carroccio ci sono ancora tanti malumori per i risultati delle ultime amministrative, che non sono stati così buoni come quelli delle Europee (e si punta il dito proprio contro la Ceccardi). Qualcuno parla anche di Paolo Del Debbio, giornalista Mediaset, già candidato alla guida della Regione Toscana nel 1995 (ottenne il 36,05% contro il 50,12% di Vannino Chiti).