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Bimbo con due mamme: il Comune di Pisa non registra l’atto di nascita e il caso finisce alla Consulta

- Cronaca, Primo piano
7 Ottobre 2019

L’ufficiale dello stato civile del Comune di Pisa aveva risposto picche, rifiutandosi di registrare la dichiarazione di nascita di un bambino presentata da due donne. Il tribunale di Pisa, davanti al quale il caso era finito, ha ritenuto necessario rinviare il caso alla Corte costituzionale, chiedendo di verificare se le norme che nel nostro Paese non consentono di formare “un atto di nascita in cui vengano riconosciute come genitori di un cittadino di nazionalità straniera due persone dello stesso sesso” sono in linea con i principi costituzionali. Protagoniste della vicenda sono due donne, una italiana e una statunitense, sposate nello stato Usa del Wisconsin e che, dopo una fecondazione eterologa effettuata in Danimarca, hanno avuto un bambino. Il piccolo è nato in provincia di Pisa ed ha acquisito la cittadinanza dalla madre che lo ha dato alla luce.

Esiste un contrasto tra la circostanza che la madre intenzionale (che ha dato il proprio consenso alla procreazione assistita, ed è, secondo l’ordinamento straniero, sposata con la madre gestazionale) risulta genitore secondo la legge straniera applicabile a questo caso, e l’impossibilità di formare in Italia un atto di nascita in cui un figlio risulti avere due genitori dello stesso sesso?

La preclusione alla formazione di un atto di nascita del genere comporterebbe, come si legge nell’ordinanza di rimessione alla Consulta, la “compressione” del diritto di persone – che in base alla legislazione straniera sono legate da un rapporto di genitorialità-filiazione – a vedere riconosciuta, in Italia, la propria “formazione sociale”.

Il relatore della causa alla Consulta sarà il vicepresidente della Corte, Mario Rosario Morelli. Nel corso dell’udienza interverranno i legali delle due donne, gli avvocati Alexander Schuster e Vincenzo Zeno Zencovich, oltre a quelli del curatore speciale del bambino.

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1 Commento
    Fabio Giovanzana

    Quando i “padri costituendi” nel 1947,parlavano di “genitori”,a cosa si riferivano?Il nostro “Codice Civile” entrato in funzione nel 1942,quando parla di matrimonio,non parla forse di persone di sesso diverso?Quando allora si parlava di “famiglia”,si vaneggiava forse di genitore 1,genitore 2,genitore 3?

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