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Contro i portoghesi arrivano le sbarre sugli autobus

- Cronaca
8 Ottobre 2019

Il problema dei “portoghesi” sui mezzi pubblici purtroppo è molto diffuso, con danni pesanti per le casse delle aziende di trasporto. La soluzione più gettonata è quella di intensificare i controlli, cercando di pizzicare (e multare) chi viaggia senza biglietto. Serve però tanto personale ed è impensabile coprire tutte le corse con un numero adeguato di controllori. Parliamo al plurale perché un solo controllore di solito non è sufficiente: se i bus aprono le porte i portoghesi possono sempre dileguarsi passando da una porta sguarnita.

Ecco che arriva una soluzione intelligente. L’installazione dei varchi elettronici sui bus. Siamo a Prato, in Toscana, dove la Cooperativa Autotrasporti Pratese (Cap) ha installato delle sbarre all’ingresso degli autobus della Lam Viola. Il passeggero sale a bordo e avvicina la propria tessera di abbonamento o il biglietto nella apposita validatrice: se va tutto bene si sente un “Bip”, la luce verde e le sbarre si aprono, permettendo di entrare sul bus. In caso contrario si sente un altro suono, “Bop”, la luce rossa e il varco resta chiuso. Si potrà proseguire la corsa acquistando il biglietto dall’autista oppure utilizzando il servizio Sms (valido sulla rete urbana).

Il varco, oltre a impedire fisicamente l’accesso sul bus a chi non ha il biglietto, permette un maggior controllo sociale, mostrando a tutti i passeggeri se a bordo c’è qualche viaggiatore non in regola. La prima sperimentazione dei varchi sui bus avviene sulla linea che va da piazza della Stazione, a Prato, va ad Agliana e poi prosegue fino a Montemurlo. Si è scelta una linea ad alto tasso di “portoghesi”, superiore al dato medio (10%). Se tutto andrà bene i varchi saranno posizionati su tutta la flotta dei bus.

E per chi ha un abbonamento regionale oppure il diritto a viaggiare gratis (forze dell’ordine)? In quel caso, esibendo il tesserino, ad aprire le sbarre sarà il conducente.

 

Foto: Cooperativa autotrasporti pratese

 

 

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

2 Commenti
    lorenzo van perg

    vivo in portogallo da anni…qua’ il biglietto lo pagano tutti..i treni e gli aujtobus viaggiano n orario ..moderni e puliti…sarebbe l’ora di smetterla di usare il termine dispregiatico “portoghese” e sostituirlo con “italiano”

    Renato Ferone

    tanto valeva mettere la possibilità di acquistare il biglietto sul bus

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