Certamente non era adatto per il sushi, ma neanche per le fritture o le zuppe. Sei tonnellate di prodotti ittici sono stati sequestrati stamani dalla Guardia Costiera di Livorno in un importante centro di lavorazione e vendita all’ingrosso di pesce fresco e congelato della città labronica. Si è evitato, così, che un’enorme quantità di pesce scaduto finisse a tavola, nei ristoranti o nelle case degli ignari clienti-consumatori del comprensorio livornese.
Il nucleo ispettori pesca della Direzione marittima della Toscana ha setacciato i magazzini di stoccaggio della merce verificando tutte le informazioni sulla tracciabilità dei prodotti. L’attenzione della Guardia costiera si è concentrata soprattutto sulla documentazione relativa alla provenienza delle varie specie ittiche e la completezza delle informazioni. Dopo questa attenta verifica è scattato il sequestro di una partita di sei tonnellate di calamari californiani e indiani, seppie indopacifiche e gamberi cinesi congelati, visto che sull’etichetta dei prodotti erano riportate date di scadenza superate, in alcuni casi anche da più un anno.
Il valore della merce sequestrata è di circa 50.000 euro. È probabile che i prodotti ittici, scaduti da tempo, potessero essere smerciati in vista delle prossime festività natalizie, dato che in tale periodo aumentano notevolmente i consumi. Al titolare dell’esercizio commerciale sono state notificate sanzioni amministrative per 2000 euro.
Foto d’archivio
Quanti poveri pesci morti per nulla. Avrebbero potuto vivere, riprodursi e generare piu’ pesci, arricchire i mari che si vanno svuotando. Che senso ha pescare piu’ di quanto si riesca a vendere?
Solo € 2.000 di multa? Ma questa era o no una truffa aggravata da possibili conseguenze neffaste per la salute di tanti consumatori? Gli avrei tolto la licenza all’importatore e distributore. Sai quanto glene frega a quello di € 2.000 di multa.