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Torre in piena forma: pende 4 cm in meno rispetto a venti anni fa

- Cronaca
23 Ottobre 2019

Nonostante l’età che avanza il paziente gode di ottima salute. Migliora addirittura: possiamo dire, infatti, che sta meglio rispetto a venti anni fa. Stiamo parlando della Torre di Pisa che, dopo i delicati lavori di consolidamento, terminati nel 1999, ha recuperato circa quattro centimetri di pendenza. I dati sono resi noti dall’Opera della Primaziale Pisana tenendo conto dei rapporti periodici inviati dal gruppo di sorveglianza sul monumento formato dai professori Salvatore Settis (Normale di Pisa), Carlo Viggiani (Università di Napoli) e Donato Sabia (Politecnico di Torino).

Il “paziente” viene tenuto sotto stretto controllo con strumentazioni che vengono opportunamente aggiornate. Nel dettaglio tutti i dati saranno illustrati giovedì 24 e venerdì 25 ottobre al convegno internazionale delle Cattedrali Europee, ideato e organizzato dall’Opera della Primaziale Pisana. Il tema di questa edizione è il monitoraggio dei monumenti e delle cattedrali, pensato per celebrare proprio i 20 anni dalla conclusione dei lavori di stabilizzazione della Torre di Pisa e “per creare un’occasione pubblica di confronto sui risultati della stabilizzazione e del monitoraggio del monumento”.

Al celebre campanile pisano è dedicata la prima giornata del meeting, con la cronaca dell’intervento di stabilizzazione raccontata direttamente dalla voce di chi prese parte al Comitato internazionale per il salvataggio della Torre e quell’intervento lo portò avanti, vivendo anche momenti drammatici, come quella notte in cui, dopo un’improvvisa oscillazione, si temette il crollo del campanile.

Il professore Michele Jamiolkowski riassumerà le esperienze e le decisioni operative del Comitato da lui presieduto. Alla relazione del professore Carlo Viggiani sulla sottoescavazione controllata risponderà un commento del professore Antonio Gens (Università di Barcelona, Spagna); la relazione del professore Luca Sanpaolesi sul rinforzo strutturale sarà commentata dal professore Paulo Lourenço (Università di Braga, Portogallo) e quella della dottoressa Gisella Capponi sul restauro materico verrà discussa da Michel Goutal, architetto capo dei monumenti storici in Francia. Dopo alcune relazioni sul monitoraggio di casi comparabili come il Big Ben a Londra (professore Jamie Standing, Imperial College, Londra), il campanile di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia (professore Guido Gottardi, Università di Bologna) e le torri degli Asinelli e della Garisenda a Bologna (professore Tommaso Trombetti, Università di Bologna), le strategie e pratiche di monitoraggio della Torre Pendente saranno esposte dal professore Donato Sabia e dal professor Nunziante Squeglia (Università di Pisa). I lavori verranno poi conclusi dal professore Salvatore Settis.

 

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

2 Commenti
    Fjr

    Si vedono finalmente i primi risultati dell’operazione torre pendente del Necchi,Sassaroli,Mascetti e dell’arch.Melandri.

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