C’è un clima molto teso a Volterra (Pisa), al centro di recupero per cavalli di Tignano (Volterra – Pisa). In dieci mesi sono morti tredici cavalli e non si riesce a capire il motivo. Gli ultimi tre se ne sono andati nel giro di pochi giorni e, particolare inquietante, erano tra i più in salute di tutto il centro. L’Italian Horse Protection onlus di Volterra, attiva nel recupero di cavalli maltrattati sottoposti a sequestro giudiziario, lancia un grido d’allarme: “Senza risposte rischiamo il collasso”. Non si esclude la possibilità di chiudere il centro di Tignano di fronte a ciò che sta accadendo e all’incertezza sulle cause dei decessi.
“Dopo la terza morte nel giro di pochi giorni – spiega Sonny Richichi, presidente del centro – siamo in attesa che i veterinari incaricati delle autopsie diano qualche risposta sulle cause di questi decessi improvvisi di animali sani, giovani e senza patologie né sintomi di alcun tipo. Senza di quelle, continuare ad andare avanti è impossibile. Si torna a ipotizzare un problema legato al pascolo e ci viene suggerito di confinare i cavalli in spazi ristretti e lontani dall’erba, ma senza dare spiegazioni convincenti e documentate. Anzi a fine aprile e di nuovo a inizio ottobre, nel corso di due riunioni, ASL e IZSLT ci dichiararono che i pascoli erano sicuri: del resto è da inizio maggio che i cavalli avevano ripreso a stare progressivamente fuori”.
“Una nuova gestione emergenziale dei cavalli come quella attuata da gennaio ad aprile – prosegue Richichi -esporrebbe l’associazione al collasso finanziario e a rischio di infortuni per i cavalli e per lo staff . E ancora peggio sarebbe la remota ipotesi di trasferirsi altrove”.
Più di una volta il centro ha chiesto al Ministero della Salute un protocollo operativo per accertamenti immediati delle cause della morte e la creazione di una rete di collegamenti con esperti tossicologi. Richieste formali che l’associazione avanzerà di nuovo, con maggiore determinazione. Inoltre sarà presentato un nuovo esposto alla Procura della Repubblica. La strage di cavalli resta un mistero ma non si può ancora escludere l’ipotesi del dolo.
Quali le possibili cause della morte dei cavalli
I numerosi esperti che hanno affrontato il caso della morte dei cavalli hanno formulato alcune ipotesi. C’è chi ha parlato di una tossina che potrebbe aver avuto conseguenze letali sul cuore degli equini. Qualcuno ritiene che la causa dei decessi possa essere un batterio killer” ad esempio il clostridio, ma non sarebbero stati riscontrati i sintomi tipici. Di sicuro si sa che nel centro non vi sono piante tossiche e gli animali non sono stati colpiti dalla rinopolmonite equina. La cosa che più insospettisce è che gli animali morti erano tutti sani e, in particolare, gli ultimi erano quelli più in salute rispetto agli altri. Qualcuno potrebbe averli avvelenati? Se così fosse la sostanza utilizzata sarebbe stata trovata. I responsabili del centro escludono di aver subito minacce per l’attività svolta: il recupero di cavalli che vengono da esperienze fatte di sofferenza e maltrattamento.
Foto: Horse Protection Center Onlus (Facebook)