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Troppi B&B nelle città d’arte, ma i Comuni possono intervenire?

- Politica
31 Luglio 2024
Dopo che il Tar ha bloccato la delibera di Nardella, la nuova giunta guidata dalla sindaca Funaro riprova a bloccare le strutture

Il problema è sentito un po’ ovunque ma nelle città d’arte in modo impressionante. Stiamo parlando degli affitti brevi, le case affittate dai privati ai turisti, con o senza l’intermediazione di Airbnb, che aumentano a dismisura il numero di turisti presenti nelle città. I comuni cercano di intervenire ponendo un argine, ma devono fare i conti coi ricorsi e le decisioni dei tribunali. La delibera dell’ex sindaco di Firenze Nardella, ad esempio, è stata bloccata dal Tar. Ora la giunta Funaro ci riprova, con una variante al Piano operativo che inserisce un nuovo strumento per impedire gli affitti brevi nelle zone più centrali, quelle sottoposte al vincolo dell’Unesco. Così lo ha annunciato la sindaca in consiglio comunale: “È l’inizio di un percorso che andrà ad aggiungersi a tante altre azioni perché la bellezza della nostra città possa essere vissuta sì da un turismo sostenibile, ma soprattutto dalle nostre cittadine e dai nostri cittadini”. Parole sacrosante. Nessuno intende mandare via i turisti, ci mancherebbe, ma porre delle regole sembra necessario, specie in certe zone, perché da anni ormai siamo ai limiti della vivibilità.

La maggioranza ha votato in modo compatto a favore della delibera, l’opposizione, invece, si è divisa: centrodestra contrario, Cinque stelle e Cecilia Del Re (Firenze Democratica) non hanno votato, Sinistra critica astenuta.

Ma perché il centrodestra si è detto contrario a questa misura? “Se il Pd sostiene di avere a cuore il problema della residenzialità – argomenta il gruppo di Fratelli d’Italia – non continui a portare al voto atti ideologici e zoppi come questo ma affronti le tematiche connesse al disagio abitativo e alle politiche che incentivino la residenzialità sul territorio fiorentino realmente, mostrandosi disposto a dialogare”. Al contempo Fdi lamenta la bocciatura di un proprio ordine del giorno “che chiedeva l’istituzione di una Commissione speciale per la gestione dell’emergenza abitativa”. Durissima la Lega: “La proprietà privata non si tocca. Se il centro storico si è spopolato la colpa è di una gestione fallimentare del Pd” colpevole di aver creato “un’immensa vetrina per soli turisti”. Può essere che sia così, ma come intervenire arrivati a questo punto? Forza Italia invece punta il dito contro “il turismo di massa”, sottolineando che “non è quello che deriva dai b&b ma è quello degli arrivi in pullman, del turismo navale”.

Al di là delle legittime schermaglie politiche e delle differenti posizioni, più o meno ben argomentate, va sottolineato che il problema esiste eccome. Anche se non è solo legato ai b&b, questo è vero. Chi governa un territorio ha il diritto e dovere di provare a regolamentare le materie di propria competenza. Ci viene il sospetto, però, che su questa occorrerebbe un intervento del legislatore nazionale.

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Giornalista.

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