Bighellono aspettando notizie dal playboy della Brianza orientale che andrà a vedere la partita del Pisa ma non è in grado di dirmi né a che ora né che giorno partiremo. Alle 15 di sabato arriva con un’auto sportiva pazzesca dove riesco ad entrare senza pensare a come ne uscirò data l’altezza dall’asfalto.
“Dai dai che se non troviamo traffico si fa il bagno e si mangiano le focaccine alle arselle di Beni a Tirrenia”. Lo guardo come si guardano i pazzi. Mi sorride felice ed io felice con lui.
Record mondiale Milano-Pisa stabilito ed eccoci a scroccare sdraio sul litorale tirrenico. Mi lascio convincere e mi immergo per l’ultimo bagno della stagione sapendo che non sarà questo. Almeno spero.
La rena ovunque. “Andiamoooooo che gioca il Pisa”. Alle 18.50 mi gela dicendomi che a pranzo non ha mangiato e vorrebbe andare a periziare le famose focaccine che non mangia da tanto: “Dai Fasu, dai Fasu…”. Faccina implorante da emoticon 50enne.
Eccoci seduti: due alce e asparagi, due con le arselle. Una acciughe del cantabrico burrata e lime ed una salame, crema tartufata e cipolle per lo stimato professionista, che ci raggiunge e ci guarda incredulo ma si siede con noi. “Alla partita ci si va?”. Domanda con risposta scontata. Due birre per il più piccolo della comitiva che ormai beve come Filippo champagne. Partiamo e non troviamo traffico.
Quando varchiamo i tornelli e ci dirigiamo verso l’hot spot, il nuovo spazio aperto nella Curva Nord, mi guarda il playboy della Brianza e parafrasando un Fantozzi d’annata mi dice: “Questa è classe coglionazzo”. Riesce ad evitare la mia pedata nel sedere e ci accolgono gli altri Pisani al nord sulle sponde
dell’Arena. Trovo nipoti, fratelli, fratelli di playboy, altri playboy ormai accasati, alcuni che playboy non
sono mai stati e tutta la varia umanità che rende questi contesti unici ed indimenticabili. Braccialetti luminosi appoggiati sui seggiolini, da illuminare solo durante lo spettacolo dell’intervallo. Manco i Coldplay o Taylor Swift mormorano i vicini.
Lo spettacolo in panchina fatto dal campione del mondo vale il prezzo del biglietto. La frenesia, la caparbietà, la voglia che infonde trascinano l’ambiente. Sculacciamo forte la squadra più accreditata alla promozione in Serie A. Siamo squadra. Calcio vero non tikitaka. Si corre, si salta. Pichen e rusen, come direbbe il vecchio TRAP (picchiano e spingono, ndr)
I braccialetti non si accendono e si rivelano come la corazzata potemkin….. (potionchi in pisano). La terza maglia presentata nell’intervallo sembra un evidenziatore. Non credo avrà successo, ma staremo a vedere.
“Martedì tutti a Cittadella”, azzarda il più azzardoso. Sta per essere insultato ma ognuno di noi si guarda dentro e accenna ad un “vediamo” che profuma di no ma che non si sa mai. Bona Ugo. Forza Pisa!