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Indimenticabili quelle notti magiche / Francesco Fasulo

- Sport
18 Settembre 2024

Che pagliacciata il calcio moderno. De Rossi esonerato. Stavo per scrivere un articolo sui clown che hanno reso il nostro calcio insopportabile ma la notizia di Totò Schillaci era attesa ed è arrivata. Gli occhi spiritati del figlio del popolo dimenticato si sono spenti oggi.

A cinquantanove anni se ne va il giocatore più iconico degli anni Novanta, non il più forte anzi. Il più improbabile degli eroi, categoria “lucky looser”. Quelli che, ben inteso a mio parere, hanno una carriera al di sopra delle loro possibilità ma comunque meritoria, legata ai propri sforzi. Nessuna cassanata o balottellata.

Qualche strafalcione linguistico, un aspetto comune, alcune scelte irrinunciabili hanno impresso il “nuovo Anastasi” nell’immaginario e nel costume italiano. Se ne va il Carneade che qualcuno aveva posto nel posto giusto al momento giusto. Italo (mio papà) spese lacrime e sudore per comprare i biglietti della finale. Naturalmente prima della semifinale persa di Zenga e Caniggia.

Ero già stato a vedere il trionfo del Camerun sull’Argentina, che giocò la prima e l’ultima partita, le uniche di Italia ’90 che vissi dal vivo. Mi trovavo a Malta a studiare inglese e l’esaltazione per le notti magiche all’estero era ancora più forte e più sentita, come succede spesso per gli emigranti.

Insieme ad una comunità italiana quei momenti pazzeschi e indimenticabili per la mia vita e quella della generazione che rappresento. Forse solo oggi ci accorgiamo, 70’s Boys and Girls, di come siamo stati fortunati a vedere quel mondo.

Francesco Fasulo

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