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Giotto visto da vicino

- Cultura
19 Settembre 2024

Nell’estate del 2025 si concluderà il restauro degli affreschi di Giotto nella Cappella Bardi in Santa Croce a Firenze, che raffigurano le storie di San Francesco. La bella novità, resa nota dall’Opera di Santa Croce e l’Opificio delle Pietre Dure, è che finiti i lavori per due mesi i ponteggi resteranno al loro posto, per le visite al pubblico. Questo consentirà di poter ammirare da vicino i capolavori di Giotto.

Intanto sono già emerse alcune importanti novità sugli affreschi. Precedentemente c’era una decorazione probabilmente geometrica. Altre tracce, invece, sono riconducibili alle sinopie e al disegno preparatorio, che raffigurava alcuni passaggi necessari all’artista per studiare la composizione pittorica dell’opera da realizzare sulle pareti. Giotto infatti, come era solito (e come facevano altri artisti), preparava ciascuna scena prima di commissionare il lavoro di intonacatura su cui poi venivano stesi i colori. Grazie a questa particolare modalità oggi è possibile ricostruire il succedersi nel tempo del lavoro dell’artista, come spiegato da Cristina Acidini, presidente dell’Opera di Santa Croce, ed Emanuela Daffra, soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure.

Giotto, inoltre, portò avanti una tecnica mista di pittura a fresco e a secco, curando nei minimi dettagli progettazione e tecnica. Daffra sottolinea che “la tecnica, infatti, e ce lo conferma la presenza delle giornate, era programmaticamente quella dell’affresco, ma il pittore su questa base interviene ampiamente con colori stesi con un legante organico, probabilmente uovo. Può così contare su una gamma di colori più ampia, ottenere effetti chiaroscurali e di tono più intensi, con esiti di accentuato realismo”.

Visibili anche alcune pennellate di prova, che probabilmente l’artista avrà fatto per sperimentare il cambiamento di tono che si otteneva dopo che l’intonaco si asciugava. Pennellate che poi erano destinate a sparire dopo la stesura dei colori a secco. Oggi però, a distanza di secoli, per il deteriorarsi di alcune parti si possono notare.

Foto: santacroceopera.it

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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