La Collina delle Fiabe: la street art fa rinascere Riparbella

- Angoli da scoprire
1 Ottobre 2024

L’arte può far dialogare in modo sublime passato e presente. Ne è un fulgido esempio il festival “La Collina della Fiabe” di Riparbella (Pisa), a pochi chilometri dal mare e dai centri simbolo dell’antica civiltà degli Etruschi. Una bellissima occasione per conoscere una Toscana fuori dagli schemi e dalle solite cartoline stereotipate. L’appuntamento è sabato 5 e domenica 6 ottobre.

Sei i murales di grandi dimensioni, dipinti da altrettanti artisti a livello internazionale, vanno ad aggiungersi a due opere realizzate in precedenza (“La Gioia” in Via di Piazzetta-Piazza della Madonna e “Universo Riparbella” in via della Noce).

Piazza Baldasserini vede la collaborazione di Zosen Bandido e Mina Hamada. Zosen Bandito, nato a Buenos Aires, è noto per i colori al neon con cui rappresenta personaggi fantastici e figure geometriche di ispirazione Maya. Mina Hamada, di origini giapponesi, è nata negli Usa e cresciuta a Tokyo. Ma è in Spagna, dopo l’incontro con Zosen, che ha iniziato a fondere forme astratte e organiche insieme a un’iconografia che riprende il linguaggio dei manga.

In piazza Borgo di Sotto un edificio rinasce grazie alle creature sognanti di Zed1 (Marco Burresi), conosciuto per i murales raffiguranti umani con la testa a forma di uovo e curiosi personaggi immaginari, che ricoprono i muri di tutto il mondo, da Amsterdam a New York. Qui racconterà la storia di Riparbella. In piazza Matteotti, fulcro del paese, i due interventi portano la firma di Daniel Muñoz e Gio Pistone, il primo con immagini in bianco e nero di memoria “giornalistica”, la seconda con colori netti e forti. Moneyless, uno dei pionieri e maestri del muralismo astrattista in Italia, trasforma piazza Marconi con una composizione visiva dai tratti musicali.

Coinvolti con un ruolo attivo nel processo di rigenerazione urbana anche i bambini della Scuola Primaria, grazie alla collaborazione con Giacomo Martellacci, artista originario di Riparbella che da anni vive in Belgio dove si è affermato nell’ambito dell’illustrazione, dell’animazione e delle scenografie dei film. La rinascita del muro di cinta della scuola, in via Antonio Gramsci, è diventata così anche un progetto didattico.

La Collina delle Fiabe non si ferma allo storico centro, ma si allarga alle cantine del territorio: cinque le realtà che hanno aderito al festival ospitando un’opera di arte contemporanea. Quercialuce con l’allestimento di sculture in ceramica e neon a cura di Simone Guideri; Caiarossa con l’installazione di Muz (una pittura murales in rilievo) e quella di Enrico Bani su carta; La Cava con bandiera e sculture in ceramica e bronzo realizzati da Gio Pistone; Prima Pietra con la pittura su casse di legno di Zed1.

Durante il weekend del festival sarà possibile partecipare a visite guidate sul territorio e nelle cantine coinvolte, incontrando gli artisti ancora all’opera sugli ultimi dettagli (prenotazioni online qui). In programma anche alcuni concerti davanti ai murales: domenica 6 alle ore 11 e alle ore 17.30 si esibiranno Edoardo Marraffa (saxofono) in piazza Marconi, Giuditta Ara (violoncello) in Piazza Borgo di Sotto, Nancy Parra (violino), in piazza Baldasserini, Duetto Jessica Spinelli (oboe) e Silvia Casalino (flauto) in piazza Matteotti). Alle 19.30 l’Orchestra Daniele Neri chiuderà il programma musicale.

Domenica 6 ottobre dalle ore 12 fino alle 22.30 il borgo sarà popolato di stand gastronomici per degustare le ricette della tradizione riparbellina, mentre dalle 12.30 alle 15.30 e dalle 19 alle 21.30 nell’area feste sarà possibile assistere alla performance di live painting su pannelli di Marco Fine Galli e Leonardo Francisco Aguaisol.

Saranno inoltre allestite per l’occasione alcune mostre: nella Sala Consiliare del Comune arriva Storytelling, installazione itinerante con le opere di alcuni tra gli street artist internazionali coinvolti da Start Attitude in diversi interventi in Italia.

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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