Gli Arsenali Repubblicani pisani da qualche anno in questi primi giorni ottobrini si riempiono di vita e di bei pensieri. Il merito è del Pisa Book Festival che da alcuni anni vi ha trovato piena accoglienza e anche quest’anno, dal 3 al 6 Ottobre, vi porta ben 90 espositori dell’editoria indipendente italiana in modo che possano mostrare al folto pubblico, che di solito lì vi si dirige, i prodotti delle loro fatiche. In questa 22^ edizione la creatura ideata e condotta dalla direttrice Lucia Della Porta, affronta interessanti temi come la letteratura del mare (“Un mare di storie”), da sempre fonte di spunti suggestivi e immaginifici, e che è quanto mai appropriata in questo luogo in cui venivano varate le imbarcazioni della gloriosa Repubblica Marinara locale. Ma il programma contempla altri spunti di valore come la scrittura al femminile in cui attraverso le presentazioni di alcune note scrittrici si valuterà se esiste uno stile al femminile; la Storia con un ciclo di interessanti e dotte lezioni al Palazzo Reale; il fantasy con una serie di pertinenti conversazioni sul genere.
Gli eventi culturali si svolgono in spazi fascinosi e ricchi di storia come i Musei delle Navi e di Palazzo Reale, il Fortilizio della Cittadella, la Chiesa di San Vito, il Royal Victoria Hotel e Palazzo Blu. Non manca anche quest’anno la cerimonia di premiazione della quarta edizione del Pisa Book Translation Award al Royal Victoria Theatre.
Il centro della scena di questa riuscita manifestazione, un vero fiore all’occhiello del pur ricco patrimonio culturale della nostra città grazie al Comune di Pisa, alla Regione Toscana e alla Fondazione Pisa nonchè ad altri importanti partner, è occupato dal meglio della produzione indipendente italiana. Traduttori, agenti letterarie librai animano, anche con dibattiti e tavole rotonde tematiche, gli spazi della fiera aperti fino a domenica 6 Ottobre con orario 10-20.
Anche il parterre de rois degli scrittori e delle scrittrici che convengono all’Arsenale in questi giorni è di alto lignaggio, e tra i tanti e le tante citiamo Bjorn Larsson, Gabriella Genisi, Claudia Durastanti, Antonella Borallevi, Federico Maria Sardelli, Giuseppe Mendicino, Joseph Farrell, Vanni Santoni. Per non parlare degli storici di alto spessore quali Marco Mondini, Antonio Musarra, Marco Natalizi, Ettore Cinnella, Gaetano Breccia, Marcello Garzaniti, Federigo Argentieri.
Tra i tanti momenti clou di questi giorni ritengo giusto celebrare il ricordo di Tiziano Terzani, a vent’anni dalla scomparsa, affidato alla presentazione di due libri scritti su di lui da autori toscani come Jacopo Storni (“Tiziano Terzani mi disse”) e Andrea Bocconi (“Viaggiare e non partire”). Del grande Terzani, nato a Firenze ma cittadino del mondo, mi piace ricordare una sua considerazione sui libri in quanto appropriata alla bisogna: ”Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri. Parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Danno moltissimo, senza chiedere nulla”. E mai viatico pare più azzeccato sia per chi comprende l’importanza della lettura e non vuol privarsi della compagnia di tante belle pagine ricolme di strani segnetti neri, sia per chi tende a starne distante senza avere cognizione di ciò che perde.
L’ ingresso è gratuito e il vasto e ben articolato programma è rinvenibile su www.pisabookfestival.it
Guido Martinelli