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Un buon Empoli impatta in casa della Lazio

- Sport
7 Ottobre 2024

Non raccoglie punti l’Empoli all’Olimpico, nonostante la buona gara disputata. Finisce 2-1 per la Lazio con Zaccagni e Pedro che ribaltano l’iniziale vantaggio di Esposito. È la prima sconfitta in campionato per i toscani.

Buon avvio per la Lazio che dopo sei minuti si rende pericolosa con Zaccagni. Ma è l’Empoli a ortarsi avanti al 9’ con Sebastiano Esposito, che anticipa Romagnoli e sfruttando uno scivolone di Provedel mette la palla in rete con un bel colpo di testa su assist di Pezzella. I ragazzi guidati da Baroni reagiscono immediatamente. Ma è solo a pochi secondi dall’intervallo che arriva il pareggio dei padroni di casa grazie al capitano, Mattia Zaccagni, che inzucca in rete un bell’assist di Nuno Tavares.

Nella ripresa l’arbitro assegna un rigore per un’entrata fallosa di Pezzella su Dia: Castellanos si incarica del tiro e Vasquez respinge con i piedi. Ci pensa Pedro, appena entrato, a risolvere i problemi per i suoi: servito da Castellanos sgancia un missile sul primo palo, con Vasquez che non può far altro che andare a raccogliere il pallone in fondo alla porta.

“Dispiace per il risultato ma i ragazzi hanno fatto una grandissima prestazione, con qualcuno che ha giocato nonostante non fosse al 100%”, dice il tecnico dell’ Empoli Roberto D’Aversa ai microfoni di Dazn. “Peccato per il primo gol della Lazio, poi loro hanno la possibilità di inserire gente come Pedro che ti risolve la partita. Ai ragazzi però non posso rimproverare nulla. Il gol preso nel recupero ha influito, l’aspetto mentale è importante e forse restando in vantaggio saremmo entrati in campo in un altro modo. Invece ci siamo innervositi nonostante l’ottima partita. Comunque dispiace e guardiamo avanti”.

Giustamente soddisfatto il mister della Lazio, Marco Baroni: “Abbiamo preso gol anche per colpa del campo, c’è stata una scivolata di Provedel”, dice ai microfoni di Dazn. “Loro non hanno mai tirato in porta. Questa era l’ultima partita di un ciclo di gare ravvicinate. La squadra ha voluto e cercato la vittoria, ha portato in campo determinazione e sentimento. È questo che dobbiamo trasmettere ai nostri tifosi. Siamo ambiziosi come la società e la città, ma dobbiamo passare dal lavoro. Dobbiamo creare un’identità forte, non dobbiamo fermarci a guardare le classifiche. Ho l’età giusta per tenere legati i giocatori alle prestazioni e alla cura dei dettagli. La squadra sa che io ho portato avanti questa proposta di gioco, ma alleno tutta la rosa non solo undici giocatori. Quando vedo delle riposte in settimana, i ragazzi sanno che vanno in campo. Solo tutti insieme si può fare bene e cercare di andare sempre più avanti”.

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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