Il Lucca Comics, come dice saggiamente il mio direttore, “tira fuori il bambino che è in te”, con buona pace del fanciullino del Pascoli, tra l’altro nato a pochi chilometri di distanza da qui, che se fosse ancora tra noi stile highlander sono certo che nel centro della città del buccellato e di Puccini metterebbe le tende.
Ma anch’io, a dire il vero, che di primavere (e pure di altre stagioni), ne ho parecchie sulle spalle, appena mi allontano da quel ludico luogo di delizie di ogni tipo vorrei tornarci, avvertendo la differenza con il più grigio e monotono mondo reale. Chi ha avuto la ventura di passarci anche una sola volta sa quanto sia uno sterminato luna park colmo di creatività varia, dove oltre i fumetti, la nona arte secondo il critico francese Claude Beyle, si trova molto altro.
Sono infatti veramente innumerevoli le proposte presenti in questa immensa rassegna, ritenuta da molti esperti del settore la seconda del mondo dopo la giapponese Comiket di Tokyo, e la prima europea, persino superiore alla prestigiosa francese Bande Dessinèe di Angouleme, relegata al terzo posto di fronte all’accresciuta valenza della rassegna lucchese.
Moltissimi sono i creativi geniali che la popolano, da scoprire a guisa dei cercatori di funghi nei boschi che celano i tesori micologici come i padiglioni fanno con gli originali artisti del comics. Per noi arnisti questi devono avere una irrinunciabile caratteristica: essere figli di quella Tuscia di cui noi narriamo, come possiamo, da sempre ogni tipo di gesta, seguendo la nostra mission, come affermano i giovani istrutti di adesso.
Il caso, ovviamente, guida il nostro cammino e la nostra scelta come sempre. Il primo incontro degno, per noi, di nota, è avvenuto in un padiglione di piazza Napoleone dove mi sono imbattuto in un libro di una stranezza unica. Parlo di “Animali misteriosi come mangiarli” delle edizioni NPE (foto del libro), frutto dell’ingegno creativo di una sigla Imaginary Travel Ltd i cui componenti, due donne e un uomo, mi si palesano davanti intenti a dialogare con il folto pubblico presente, e si qualificano come fiorentini, di centro città e dintorni, e quindi da trattare.
L’opera è particolare in quanto contiene serie e articolate ricette di cucina relative ad animali e piante inesistenti come unicorni, chimere, fenici, vermi mongoli della morte, il mostro di Loch Ness, agnelli vegetali, mandragore. Tutti insaporiti da erbe ispirate dalle illustrazioni di antichi erbari dei monaci. Ai nostri giorni, dominati dai Masterchef, mi sembra una proposta pertinente e originale. Noto che l’uomo del trio degli autori è al momento il meno impegnato col pubblico e quindi lo invito a scambiare qualche impressione.
Quando avete realizzato questo libro?
“Quattro anni fa perché l’idea di ricette così particolari ci piaceva troppo. Le ricette sono state predisposte da veri e qualificati chef”.
Quando si è formato questo trio?
“Otto anni fa per realizzare una guida turistica immaginaria ai luoghi di Lovecraft, uno dei maggiori scrittori horror di sempre”.
Ci illustri le vostre generalità e individualità artistiche.
“Io sono Michele Mingrone, lo scrittore-ideologo, poi c’è Sara Vettori, l’illustratrice di tutto a parte un ospite che appare ogni tanto, e infine Caterina Scardillo, la calligrafa a mano, all’antica, impaginatrice e progettista grafica dei libri cui si deve la trasformazione dei disegni più testo in guide d’epoca dato che i nostri libri si ispirano alle guide turistiche dell’inizio del Novecento”.
Qual è il vostro intento?
“Scoprire dove un viaggiatore può andare a mangiare, bere qualcosa, fare shopping e dormire in posti che molto probabilmente saranno gli ultimi che vedrà. Per fare un esempio, nel caso specifico di Lovecraft si spiega dove andare a mangiare il pesce a Innsmouth prima che il pesce mangi il viaggiatore. Una di quelle idee assurde che vengono quando sei sbronzo e che pensi di non fare mai. Per la precisione, quest’idea l’ho avuta tempo fa e quando abbiamo conosciuto anni fa Caterina, io e Sara, già coinvolta, si è
trovato il modo di tramutarla in realtà perchè lei ha avuto sia l’idea delle guide d’epoca che la capacità pratica di arrivare a tanto”.
Quante guide avete realizzato fino ad oggi?
“Per ora quattro. Il già citato Lovencraft, “Vampiri e dove trovarli”, questo degli “Animali misteriosi”, e l’ultimo nato, “I luoghi del re”, un viaggio nei luoghi descritti da Stephen King nei suoi romanzi”.
Il prossimo progetto?
“Una guida sulle fiabe nere”.
Continuando a muoverci nel capannone troviamo uno stand dove ci colpisce il nome di una casa editrice di fumetti, Cronaca di Topolinia, (foto stand con cosplayer sotto) che fa subito pensare agli eroi di Walt Disney, ma è invece tutt’altro.
Scopro che è di Rivoli, vicino Torino, quindi lontana dal nostro target di riferimento, ma il suo direttore mi riporta entro gli ambiti territoriali nostrani presentandomi Calypso, una bella opera a fumetti sulla mitologica ninfa mitologica i cui testi sono opera dello scrittore e sceneggiatore lucchese Luca Franceschini. Lui è purtroppo assente dallo stand al momento del mio passaggio per cui mi limito a segnalare quest’opera meritevole da tutti i punti di vista, grazie anche agli stupendi disegni di Mirko Di Noia e Ugo Verdi, veramente belli a vedersi indipendentemente dal luogo di nascita degli autori.
In un altro padiglione vicino piazza San Michele trovo lo stand della “Thesign Comics and arts Academy” di Firenze, un importante centro di formazione sulle aree del fumetto e dintorni che da oltre 10 anni è pure leader nella formazione di professionisti nell’area del game. Tra le variegate proposte loro propagandano il “Thesign Festival” che organizeranno a Firenze dal 20 al 22 marzo 2025.
Risalendo, successivamente, sulle stupende mura locali facendomi largo tra le consuete ali di folla umana affluite qui da ogni dove, una vera e propria città nella città, vivacizzate ovviamente dalla presenza di tanti bei variopinti cosplayer, abbiamo trovato gli interessanti stand di varia tipologia presenti sotto lo stupendo sole di un’estate che non se la sente di lasciarci.
La nostra curiosità ci ha indotto a fermarci nei pressi di uno denominato Fantasy Real Dreams e presidiato da giovani in abiti d’epoca. Scoperto che una di queste era il vicepresidente associativo, Edoardo Chiappa, non potevamo non chiedergli di illustrare la loro essenza e attività.
“Siamo un’associazione lucchese che si occupa di presentare e realizzare giochi di ruolo dal vivo oltre a realizzare serate di giochi da tavolo di vario genere e pure tutto ciò che fa parte del mondo ludico. Siamo associati alla Federludo, che riunisce più associazioni possibili interessate alla ludicità e a propagandare il gioco intelligente in ambiti sociali in modo da favorire l’aggregazione”.
In quanti siete e dove si trova la vostra sede?
“Siamo una cinquantina e siamo del centro cittadino lucchese”.
Di quale tipologia di giochi di ruolo vi occupate?
“Di giochi dal vivo e cartacei, tutti esclusivamente di genere fantasy. Noi scriviamo la nostra ambientazione ispirandoci a Tolkien e servendoci anche di regolamenti scritti dai nostri master e dai nostri scrittori”.
In quale fascia d’età rientrano i vostri soci?
“Un po’ tutte, dai 14 ai 50-60”.
Progetti futuri?
“Pensiamo di uscire il prossimo anno con la nostra proposta di giochi dal vivo e di partecipare alle feste principali del mondo ludico collegate al territorio”.
Proseguendo il nostro cammino c’imbattiamo, stavolta, in un altro stand in cui sicuramente si trattano i giochi di ruolo, sia pure di altra tipologia. Li scambio per pirati ma la realtà è diversa. Invito uno di loro a presentarsi e illustrare le attività.
“Sono Stefano Baldacci organizzatore della Swashbuckler live living history, un’associazione in cui c’è una fusione di varie attività, dal gioco di ruolo alla rievocazione storica ambientata nel 1600″.
Di dove siete, quanti sono gli organizzatori e quante persone coinvolgete nei vostri eventi?
“Siamo di Lucca, abbiamo una sede in centro che fa capo ad un negozio perché io, tra le varie attività, sono proprietario di un brand con cui produco abbigliamento storico, e curiamo un unico ed importante evento internazionale che ogni anno si svolge ad ottobre a Populonia coinvolgendo, di solito, 300-500 persone. Il prossimo avverrà nel 2025 una settimana prima dei Comics”.
Che cosa avviene in quell’occasione?
“Prima dell’evento vengono svolti diversi training in cui le persone possono acquisire varie capacità e comprendere in che modo possono partecipare all’evento. Nel caso siano attori ci saranno dei weekend dedicati ad aumentare le loro capacità in attività storiche come scherma ed equitazione da mettere in pratica nell’evento”.
La vostra prossima iniziativa?
“A Carnevale ci sarà il primo weekend di training che si svolgerà in Toscana a Populonia. Per iscriversi si può andare sul nostro sito swashbuckler,it o su Facebook cliccando il nostro nome”.
E ovviamente non sarebbe finita qua con tutti i talentuosi toscani di ogni tipo impegnati nei vari luoghi in cui la manifestazione pulsa e vibra. Sarà per la prossima edizione in cui credo che farò quel che il povero Giovannino Pascoli avrebbe fatto se fosse dei nostri: ci metterò le tende. Tengo giusto una canadese monoposto in garage poco usata particolarmente adatta alla bisogna. Alla prossima!
Guido Martinelli