Uno di quei momenti che scandiscono lo scorrere del nostro tempo è senza dubbio il rituale e da molti atteso concerto natalizio della Società Filarmonica Pisana che quest’anno è tornato in un ambiente più confacente a una associazione così importante: il Teatro Verdi.
Ideato dalla mente creativa del Maestro Paolo Carosi, il tema del concerto era “Divertente sul serio”.
Di fronte a un teatro gremito si è esibita per prima l’Orchestra della Scuola di Musica diretta da dal Maestro Francesco Saviozzi, che ha presentato “Le Carnaval des Animaux”, suite Zooologica di Camille Saint Saens (1835-1921), eseguita per la prima volta a Parigi nel 1922.
I giovani musicisti filarmonici hanno tributato il giusto onore all’opera valorizzandola con il loro accompagnamento che, subito dopo, è stato rivolto verso la stupenda voce della giovane e talentuosa soprano Ilaria Casai nella celebre aria “Ah donate il caro sposo” dalla farsa “Il signor Bruschino” di Gioacchino Rossini (1792-1868).
Dopo questo primo ensemble è salita davanti ai leggii l’Orchestra dei Fiati della Società diretta dal già citato Maestro Paolo Carosi che, per adeguarsi al tema della serata, ha presentato sette famosi brani tratti da famosi film comici come “L’Armata Brancaleone” e “Frankenstein Junior”, cui hanno fatto seguito tre brani di importanti autori come Puccini e altri. Un’esibizione coi fiocchi impreziosita da alcune prove solistiche di gran spessore.
Ha condotto la serata con la consueta leggiadria, affabilità e presenza scenica e canora, Chiara Prosperini. Da segnalare un bel siparietto che ha visto protagonista Alessandro Roncoli, suonatore di tuba, cui è stato consegnato un meritato riconoscimento per i suoi 50 anni di felice e competente presenza nella Filarmonica.
Una bella serata di ottima musica che ha confermato il valore di questo storico nucleo associativo che sta vivendo un momento difficile. Per motivi di ristrutturazione dell’edificio che da anni li ospita in via Contessa Matilde, la Filarmonica diretta dal presidente Antonio Brasile è costretta a svolgere le proprie attività presso la Scuola Superiore di Primo Grado “G. Mazzini”, gentilmente concessa dai vertici dirigenziali dell’I. C. Tongiorgi.
Pare non essere ancora chiara la futura collocazione per i musicisti filarmonici che, com’è stato ricordato durante la bella serata al Verdi, sono “la voce musicale delle istituzioni locali”, e devono quindi avere la possibilità di continuare il proprio insostituibile e qualificato magistero culturale all’interno del tessuto cittadino pisano.
Una questione importante che la nostra testata intende continuare a seguire confidando in una positiva conclusione della vicenda.