3 views 4 min 0 Commenti

I viaggi di Elisa Bonaparte da Lucca a Cascina

- Eventi
17 Dicembre 2024

Per chi ama la storia e le curiosità legate al territorio c’è una bella mostra da vedere a Cascina (Pisa): “Così viaggiava la Principessa Elisa. 1805-1820”. È allestita presso la Biblioteca comunale Peppino Impastato di Cascina, la mostra “Così viaggiava la Principessa Elisa. 1805-1820”. L’esposizione è organizzata dall’associazione “Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana”, in collaborazione con Le Souvenir Napoléonien, con le ricerche storiche e i testi di Monica Guarraccino. Si possono vedere anche i pannelli dedicati al passaggio della sovrana a Cascina.

Un tuffo nella storia in cui sarà possibile conoscere la vita e i viaggi della sorella di Napoleone, Principessa di Lucca e Granduchessa di Toscana, che più volte interessarono Cascina e il suo territorio. Elisa Bonaparte passò diverse volte da Cascina, in particolare durante i suoi viaggi per Pisa e Firenze e per recarsi a Casciana Terme, dove era solita soggiornare con la corte e la madre Letizia, che custodiva due tra le sue più preziose carrozze a Pontedera.

Elisa era abituata a spostarsi di frequente per adempiere ai propri compiti. E non si fermava nonostante le difficoltà. Nel marzo 1810, ad esempio, sia pure in avanzato stato di gravidanza raggiunse Parigi per partecipare al matrimonio dell’imperatore con Maria Luisa d’Austria.

Cascina si trovava lungo la grande strada imperiale che da Parigi va a Livorno per Firenze e Pisa, delineata dall’ingegner Bombicci nel 1809, una linea di comunicazione strategica sia a livello commerciale che militare. Per questo motivo Cascina nel tratto di propria competenza era tenuta a conservarla in ottimo stato, con tutti i lavori di manutenzione necessari allo scopo.

Poco dopo essere stata nominata Granduchessa di Toscana, la mattina del 6 aprile 1809, Elisa in viaggio da Firenze a Pisa trovò ad attenderla all’ingresso di Cascina il Maire Gaspero Marcacci vestito da parata, attorniato dalla popolazione festante che accolse la sovrana in festa al grido di “Viva l’imperatore! Viva la Granduchessa Elisa!”, ricevendo in omaggio pane e vino. Al suo arrivo a Pisa furono preparati importanti festeggiamenti con allestimenti scenografici, illuminazioni notturne della città e corse di fregate sull’Arno. Allo stesso modo vennero celebrate le ricorrenze più importanti del calendario napoleonico – come ad esempio il 15 agosto giorno di nascita dell’imperatore – che anche a Cascina, come in tutte le città del Granducato, furono festeggiate con corse di cavalli, giochi e “fuochi di gioia”.

La mostra ricorda inoltre i festeggiamenti avvenuti Cascina in occasione della nascita del secondogenito della sovrana il 3 luglio 1810 e per il compleanno di Napoleone del 1813, quando in tutte le parrocchie furono celebrati solenni Te Deum, seguiti da feste popolari con l’albero della cuccagna, danze e fuochi d’artificio.

A Pisa la Granduchessa soggiornò a Palazzo Reale e con la sua corte frequentò la nobiltà locale, in particolare il salotto della contessa Elena Mastiani che, proprio come Elisa, amava molto il teatro, la musica e coltivava la passione speciale per la botanica. Palazzo Mastiani, uno dei più significativi esempi di Neoclassicismo di primo Ottocento, ospitò magnifiche feste organizzate dalla contessa a cui prese parte la più esclusiva società cittadina ed europea e la nobiltà napoleonica, tra cui Paolina Bonaparte e il marito Camillo Borghese.

La mostra apre alla il 17 dicembre 2024 alle 18.30 per terminare l’8 gennaio 2025. Ingresso libero. Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 e il sabato con orario 9-13.

Info su http://napoleoneeilsuotempo.wordpress.com e su www.facebook.com/napoleonidi

Condividi la notizia:
Articoli pubblicati: 2

Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

Lascia un commento