Nuova bellissima impresa dello schermidore pisano Filippo Macchi, che porta a casa la medaglia d’oro trionfando al Grand Prix del fioretto di Lima. Per l’atleta toscano è la prima vittoria in Coppa del Mondo.
È ancora viva nella memoria nostra e di tantissimi italiani l’emozione per l’argento conquistato da Filippo alle Olimpiadi di Parigi, anche se sarebbe meglio dire per l’oro che gli fu portato via con delle scelte arbitrali più che discutibili. Filippo seppe gestire la rabbia con grande forza d’animo e sportività, dando a tutti un esempio di come un atleta possa e debba comportarsi. Questo successo arriva pochi mesi dall’esperienza di Parigi, a conferma della stoffa da campione di Macchi.
È la terza importante medaglia per l’atleta del gruppo Fiamme Oro, dopo un oro Europeo nel 2023 e l’argento alle Olimpiadi. Una bella vittoria, questa, che ancora mancava nella bacheca di Filippo (nelle gare valide per il Mondiale aveva già ottenuto due argenti e due bronzi).
“Era uno dei miei sogni fin da quando ero bambino – ha detto dopo la gara -. Vincere una gara di Coppa del Mondo è qualcosa di unico, me lo ero immaginato esattamente così, con il sorriso stampato nel viso e il cuore che batte a mille durante l’Inno di Mameli. È il giorno più felice della mia vita fino ad oggi. Il duro lavoro ha sempre pagato, mi ha sempre permesso di arrivare dove sono arrivato fino ad oggi. Qualche anno fa un signore anziano diceva che il talento va allenato. Il talento si allena con il duro lavoro, con la passione, con la dedizione, con la determinazione, altrimenti il talento rimane solo e non ti permette di arrivare da nessuna parte. Oggi sono felice, molto felice e se lo sono è grazie anche a tutte le persone che mi hanno accompagnato e mi accompagnano quotidianamente in questo percorso. Avevo detto che sarebbe arrivata e non ha tardato a farlo. Ho vinto una dannatissima gara di Coppa del Mondo. Sono follemente felice. Vi auguro con tutto il mio cuore di provare una gioia simile”.
Non poteva mancare la dedica all’amato nonno Carlo Macchi, scomparso alcuni anni fa, il primo grande maestro di Filippo. “È tutta per te nonnino mio, mi manchi e ti amo”. E un pensiero a tutti gli azzurri impegnati in Perù e ai tifosi: “A parte tutto, ma quanto è bello vedere tutte queste bandiere italiane sul podio?! Gracias Lima, me encantaste”.
Grande Filippo, siamo orgogliosi di essere tuoi tifosi da tempi non sospetti, quando la vittoria era solo un sogno. Oggi è realtà. Siamo felici per te e certi, al contempo, che per i valori che ti hanno trasmesso i tuoi cari resterai sempre coi piedi per terra, pronto a nuove entusiasmanti sfide, nella vita e nello sport.

Foto di Augusto Bizzi (Federazione Italiana scherma)