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Porto di Livorno e Interporto Vespucci, intesa tra Regione e Rfi

- Economia
13 Dicembre 2019

Paolo Lazzari

Un notevole salto di qualità infrastrutturale per l’intera area pisano-livornese: è il risultato dell’annunciato ingresso di Rfi (Rete ferroviaria italiana) nella compagine azionaria dell’Interporto Vespucci. Il protocollo d’intesa sottoscritto ieri (12 dicembre) è relativo al finanziamento della progettazione del bypass di Pisa e del collegamento ferroviario tra l’Interporto e la linea ferroviaria Collesalvetti-Vada. Un momento rilevante, salutato con orgoglio da parte del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “Sette anni fa l’Interporto era sull’orlo del fallimento – ha dichiarato – ed il porto di Livorno era sostanzialmente insabbiato. Oggi il porto è in piena funzionalità e proiettato verso un potenziamento di portata europea e l’interporto è pronto a diventare un vero retro-porto, che sarà presto collegato con la rete ferroviaria nazionale e il corridoio europeo scandinavo-mediterraneo”.

Il documento, sottoscritto per Rfi dall’amministratore delegato Maurizio Gentile, proietta l’intera area costiera verso una nuova dimensione in termini di indotto commerciale e turistico. Il collegamento tra rete ferroviaria e Darsena toscana, come ha rilevato lo stesso Rossi, riveste questa duplice valenza: da un lato si viene a creare un polo logistico che dialoga con il resto d’Europa e che si preannuncia come il più importante per l’intera regione; dall’altro si facilitano gli spostamenti su rotaia anche per pendolari e turisti.

E la Regione rilancia con il cosidetto “scavalco”, collegamento diretto tra porto e Interporto, in corso di realizzazione. L’interporto, che in seguito ai lavori diventerà a tutti gli effetti un “retro porto” è stato inoltre messo finanziariamente in sicurezza grazie al saldo del debito maturato nel corso degli ultimi anni con Mps.

Il collegamento ferroviario, da oltre 300 milioni di euro (la progettazione verrà finanziata da Regione e Rfi con 5,9 milioni di euro, ndr) segna uno scatto in avanti, con ricadute imponenti su tutta la logistica nazionale. Lo “scavalco”, invece, richiederà fondi per circa 28 milioni di euro, di cui 20,2 finanziati dalla Regione, 4,3 da RFI e 2,5 dal Ministero. Attualmente è in fase di avvio la gara d’appalto per la realizzazione dell’opera, che dovrebbe essere pronta entro il 2022.

Paolo Lazzari

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