Sull’ampliamento dell’aeroporto di Firenze, di cui si parla da anni, siamo in attesa di ciò che dirà il ministero competente. Intanto bisogna registrare le numerose critiche e osservazioni sul piano. Si parla, ovviamente, dell’ultima versione del progetto, che prevede alcuni interventi per incrementare la sicurezza, ridurre l’impatto ambientale e ridurre il consumo di suolo.
No secco, per certi versi scontato, delle associazioni ambientaliste, con il Wwf che dice che “a Firenze non serve un aeroporto più grande ma un migliore collegamento con l’aeroporto di Pisa e di Bologna”. Bisogna registrare anche le forti perplessità dell’Università di Firenze: “Secondo i piani di rischio dell’attuale pista aeroportuale – si legge in un documento – gli occupanti del Polo Scientifico non sono esposti a nessun rischio o lo sono solo in modo marginale. Con la costruzione della pista di progetto e secondo i piani di rischio della futura pista, invece, gli occupanti del Polo negli.
Cronaca
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Politica
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Stadio e Centro sportivo, a che gioco sta giocando La Città Ecologica?
Divampano le polemiche, a Pisa, per due progetti legati al futuro del Pisa SC. Il Centro sportivo e il nuovo stadio. Su entrambi si discute da anni e si assiste alla fermissima opposizione di un’associazione molto combattiva, La Città Ecologica, che in nome della legalità e contro la speculazione (come se fare affari fosse attività diabolica e spregevole) è fermamente intenzionata a bloccare tutto.
Non abbiamo nulla contro La Città Ecologica, anzi, qui di seguito pubblichiamo integralmente un loro comunicato. Ma ci chiediamo una cosa: a che gioco sta giocando? Perché una variante urbanistica (quella che ha deciso di costruire il nuovo stadio a Ospedaletto) non può essere modificata, secondo le modalità previste dalla legge e la democrazia? Chi l’ha detto che lo stadio non debba più trovare spazio a Porta a Lucca? E, se proprio vogliamo parlare di speculazione, cos’è peggio, modernizzare lo stadio o costruire delle case.
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Economia
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Eventi
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Cultura
Il ricco cartellone del Teatro Politeama di quest’anno ha presentato l’altra sera un’altra gemma del suo forziere con il monologo “Olivia Denaro”, superbamente interpretato da una coinvolgente e intensa Ambra Angiolini. L’interessante pièce, tratta dal fortunato libro di Viola Ardone, rievoca attraverso i ricordi del personaggio inventato di Olivia Denaro la vicenda reale di Franca Viola, la ragazza siciliana che nel 1965 rifiutò la paciata, ovvero il matrimonio riparatore con Filippo Melodia, epigono di una famiglia mafiosa. L’uomo l’aveva rapita e violentata con arrogante protervia confidando nell’articolo 544 del Codice Rocco del 1931 che prevedeva l’impunità per.
Università
Istituito nel 1971 il “Campano d’oro” è un premio che ogni anno viene assegnato agli ex allievi dell’Ateneo pisano che si siano distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni. Il nome del premio deriva dalla torre medievale, chiamata appunto del Campano, che si.
Tempo libero
La Toscana in generale e la città di Pisa in particolare sono luoghi in cui, da sempre, il teatro trova ospitalità e possibilità di esprimersi. Nella città della Torre accanto al glorioso Teatro Verdi, una vera eccellenza assoluta in materia, si sta affermando il Teatro Nuovo di.
Interviste
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Escursioni e gite
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In bici alla scoperta del castello di Nozzano
In bici da Pisa a Lucca risalendo il corso del Serchio
Lo Scolmatore
Non lasciatevi confondere dal titolo. Parrucchieri & dintorni non centrano assolutamente niente. Le basi, invece (quelle militari) o basette (se un po’ più piccole), quelle sì, esattamente come la barba fin troppo lunga cresciuta a dismisura nel corso di questi ultimi anni di continue contrapposizioni tra ambientalisti,.
Toscani nel mondo
Grazie a un bel reportage uscito su il Giornale, realizzato dal vicedirettore Marco Zucchetti, ho conosciuto la storia di un toscano che si fa onore nel mondo: Claudio Corallo. Fiorentino, 73 anni, agronomo, da anni vive e lavora a São Tomé e Príncipe, un arcipelago di.
Si va a mangià?
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Bontà di Toscana: castagnaccio, che passione
Profonda amarezza in casa viola dopo la sconfitta per 2-1 in quel di Monza. E pensare che ai brianzoli il successo all’U-Power Stadium mancava da marzo 2024. Partita decisa dalle reti di Patrick Ciurria e Daniel Maldini, con la timida risposta dei toscani, nel finale, con Lucas Beltran su rigore
“C’è poco da dire – allarga le braccia il tecnico Raffaele Palladino – non abbiamo fatto una buona prestazione. C’è tanto da lavorare per tornare a fare quello che facevamo un mese fa. Non bisogna buttarsi giù ora, né esaltarci quando abbiamo fatto le otto vittorie. Conosco una sola strada che è quella del lavoro, dobbiamo ritrovare gli automatismi”. Palladino prosegue ricordando che “sono i dettagli che in questo momento fanno la differenza. Ma dobbiamo fare i complimenti al Monza per lo spirito e il coraggio che ha messo in campo: la vittoria è stata meritata. Dispiace perdere perché per noi era importante sfruttare i pareggi delle altre squadre, abbiamo perso un’occasione”.
“Siamo proprio inca… ti, non va bene”, tuona Daniele Pradè. Il direttore sportivo della Fiorentina in un commento rilasciato al sito del club sottolinea che “mancano 10 giorni alla fine del mercato, chi ha dei mal di pancia ce lo venga a dire e troviamo una soluzione”. Con chi ce l’ha? Con quei giocatori che hanno tirato il freno a mano (sul piano dell’impegno), in cerca di fortuna altrove? Ma stiamo parlando di professionisti o cosa?
“Serve tornare quelli che eravamo prima – prosegue un aggueritissimo Pradè – abbiamo perso la nostra umiltà, la nostra identità. Abbiamo provato a dare delle.