– Marina Sacchelli –
Qualche domenica fa mi sono recata a Peccioli, un comune della provincia di Pisa da cui dista circa 40 chilometri, incuriosita più che altro dalla recente vittoria del concorso “Borgo più bello d’Italia 2024“. Le aspettative non sono state deluse. Oltre allo splendido paesaggio collinare che si gode dalla moderna terrazza sospesa nel tempo, il borgo vanta un Polo museale di tutto rispetto, splendide piazze, antichissime chiese ma soprattutto Peccioli è ricca di arte contemporanea. Installazioni luminose, fotografie, quadri sculture, murales , tutto è disseminato nei quattro rioni che danno vita al paese. Ma le piacevoli scoperte non finiscono qui e mentre mi trovo in Piazza del Popolo, poco prima di andare a pranzo, scorgo un signore che sembra volermi comunicare qualcosa con un simpatico atteggiamento proattivo fatto di sguardi, sorrisi e qualche frase buttata là sulle bellezze di Peccioli.
Si presenta, per tutti è Dide ma.
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Stadio e Centro sportivo, a che gioco sta giocando La Città Ecologica?
Divampano le polemiche, a Pisa, per due progetti legati al futuro del Pisa SC. Il Centro sportivo e il nuovo stadio. Su entrambi si discute da anni e si assiste alla fermissima opposizione di un’associazione molto combattiva, La Città Ecologica, che in nome della legalità e contro la speculazione (come se fare affari fosse attività diabolica e spregevole) è fermamente intenzionata a bloccare tutto.
Non abbiamo nulla contro La Città Ecologica, anzi, qui di seguito pubblichiamo integralmente un loro comunicato. Ma ci chiediamo una cosa: a che gioco sta giocando? Perché una variante urbanistica (quella che ha deciso di costruire il nuovo stadio a Ospedaletto) non può essere modificata, secondo le modalità previste dalla legge e la democrazia? Chi l’ha detto che lo stadio non debba più trovare spazio a Porta a Lucca? E, se proprio vogliamo parlare di speculazione, cos’è peggio, modernizzare lo stadio o costruire delle case.
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Cultura
– Marina Sacchelli –
Qualche domenica fa mi sono recata a Peccioli, un comune della provincia di Pisa da cui dista circa 40 chilometri, incuriosita più che altro dalla recente vittoria del concorso “Borgo più bello d’Italia 2024“. Le aspettative non sono state deluse. Oltre allo splendido paesaggio collinare che si gode dalla moderna terrazza sospesa nel tempo, il borgo vanta un Polo museale di tutto rispetto, splendide piazze, antichissime chiese ma soprattutto Peccioli è ricca di arte contemporanea. Installazioni luminose, fotografie, quadri sculture, murales , tutto è disseminato nei quattro rioni che danno.
Continua a leggereUniversità
Istituito nel 1971 il “Campano d’oro” è un premio che ogni anno viene assegnato agli ex allievi dell’Ateneo pisano che si siano distinti nel campo della cultura, della scienza, dell’industria e delle professioni. Il nome del premio deriva dalla torre medievale, chiamata appunto del Campano, che si.
Continua a leggereTempo libero
La Toscana in generale e la città di Pisa in particolare sono luoghi in cui, da sempre, il teatro trova ospitalità e possibilità di esprimersi. Nella città della Torre accanto al glorioso Teatro Verdi, una vera eccellenza assoluta in materia, si sta affermando il Teatro Nuovo di.
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Lo Scolmatore
Fino a quel terribile giorno del 4 Novembre del ’66, quasi tutti i toscani dell’epoca avevano intonato, più o meno volentieri perché canzone gigliata, il ritornello di “Firenze sogna”. Ma si sa che oltre ai sogni, nel mondo onirico, sovente si presentano gli incubi. Così, “sull’Arno d’argento.
Continua a leggereToscani nel mondo
Grazie a un bel reportage uscito su il Giornale, realizzato dal vicedirettore Marco Zucchetti, ho conosciuto la storia di un toscano che si fa onore nel mondo: Claudio Corallo. Fiorentino, 73 anni, agronomo, da anni vive e lavora a São Tomé e Príncipe, un arcipelago di.
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Quale è il vero Pisa? Quello che demolisce la Sampdoria, il Palermo, il Bari, che vince autorevolmente a Cremona, che prende i tre punti a Mantova sapendo soffrire, o quello moscio e senza idee visto a Castellammare di Stabia e Modena, quello sbadato di Carrara, quello inconcludente di Frosinone e contro il Catanzaro?
A questo punto, ad una giornata dalla fine del girone di andata, la domanda è legittima.
Contro un ottimo avversario ieri i Neroazzurri non hanno affatto convinto, innanzi tutto in termini di intensità. Gli emiliani sembravano il Pisa delle giornate migliori, corti, pronti a ripartire, grintosi e furbi.
Noi praticamente inoffensivi davanti e alquanto distratti dietro, non si salva nessuno dalla insufficienza.
Sicuramente va dato merito all’avversario di aver preparato decisamente meglio la partita e di non aver sbagliato nulla; come ha detto anche Inzaghi nel post partita il Modena può centrare i playoff perché gioca bene ed è squadra di qualità.
Però… però non si può prendere goal come lo abbiamo preso, certe topiche difensive una squadra che può e deve puntare alla A non può commetterle.
Male nell’occasione decisiva un po’ tutti, dal centrocampo che si fa infilare a Caracciolo, per chiudere con il recupero non completato di Tourè su Caso e l’incertezza di Semper sul tiro che ha concretizzato il vantaggio dei “canarini”.
Vince invece ancora il Sassuolo e adesso ha ben sei punti di vantaggio, la promozione dei neroverdi appare sempre più scontata.
E persevera lo Spezia di D’Angelo, molto continuo,.
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