Un fiume, una terra, il suo giornale
– Francesco Fasulo – Ragazzi, il mio articolo di oggi lo sto scrivendo alla fine del primo tempo. Succede quando vedo che non ci siamo. Riviere rovina il mio pranzo milanese di approccio al Natale. Tagliatelle casalinghe con pasta di salame, cotechino e purè. I cosentini di stanza in Lombardia vengono da me a comprare […]
– Francesco Fasulo – Antonino Zichichi, fisico trapanese, non poteva prevedere nelle sue dinamiche tra forze la potenza della barba, né la mancanza di gravità che avrà aiutato Goretex nelle sue parate straordinarie. Vinciamo in Sicilia. Stadio in piedi (grazie!) per l’eroe immortalato sulle nostre magliette. I nostri mettono il pullman, quello grosso, tipo “LAM […]
– Francesco Fasulo – Cosa si diceva dello sport più bello del mondo? Bullshit. Quando hai sfortuna non sei disposto ad ammettere che lo sia. Sono a Berlino. Il fenomeno che ho creato e cresciuto detesta il calcio ma adora tale Ricky Gervais e ti vuoi privare di assistere ad un suo spettacolo a 1500 […]
– Francesco Fasulo – “Dai Fasulo, falla finita!”. Ci sto provando. Il direttore, un duro, smonta pezzo per pezzo le puerili argomentazioni che porto per farmi pubblicare un articolo riguardante Inter-Roma. “Non c’entra nulla (non usa la parola nulla) con la Toscana, né con Pisa”. Insisto. “Il meglio del calcio italiano esclusi i mostri in […]
– Francesco Fasulo – Venticinque lettori (ogni riferimento ad Alessandro Manzoni è voluto, ndr) chi di voi è mai stato a Pordenone? Io mai. Presto ci andrò per la gara di ritorno. Luoghi occultati da chissà che mano, tra monti enormi e il mare. Gente dura. Infatti ci pestano per tutto il primo tempo. Un […]
– Francesco Fasulo – A Rostov, città della Russia europea meridionale (1.130mila abitanti) il 21 e 22 novembre scorsi è stata organizzata una festa dal nome “Pisa days”. L’ha organizzata Elena Krasnozhon, proprietaria del negozio Paul&Shark e grande amante dell’Italia. Due volte all’anno organizza degli eventi, nella sua boutique, con a tema le città italiane […]
– Francesco Fasulo – La periferia di Padova come nel libro di Michele Serra (Ognuno) potrebbe essere qualsiasi altro posto di una nazione sventrata da rotonde e capannoni. La pioggia la rende bigia. Gnocchi ricotta e alpeggio, baccalà al forno, speck di Sauris e stufato di guance avrebbero reso già felice la compagnia. Ripasso, Valpolicella. […]
– Francesco Fasulo – Quando al triplice fischio capisco che da non duri e non barzotti abbiamo vinto contro gli spezzati mi ricordo del mantra Hope che era sparito sotto i tacchi durante la partita, ma che se sei un “ottimistone” non puoi abbandonare così facilmente ed estraggo la schedina giocata sul telefonino durante gli […]
– Francesco Fasulo – E rieccoci a scrivere di una sconfitta. Disfatta è il termine più corretto. Non pungiamo e per la seconda volta (Carrara la prima, l’anno scorso) sbrachiamo. Non mi piace. Fino all’ultimo voglio gente che lotta e gran figli di mi…tta. Gente cattiva sportivamente parlando. Finché non è finita. Brutto regalo di […]
– Francesco Fasulo – Stavolta il prode e fiero “giornalista” deve chinare la testa e dopo aver ricevuto pressioni e minacce abdica e scrive un titolo imposto da due balordi tifosi pisani: “Sempre ovunque comunque”. Ho dovuto prometterlo. Non mi lasciavano andare a casa, dopo aver litigato a fine partita perché uno di questi ubriaconi […]
– Francesco Fasulo – Oggi a Pisa stanno smoccolando anche i preti. Non so cosa scrivere senza rabbia. Sono un tifoso. Smoccolo da ore. Non voglio cadere nella retorica dell’analisi della partita e dei cambi che, a posteriori, il nostro CONDOTTIERO ha presumibilmente sbagliato. Non voglio però non imputare mai colpe a nessuno e dire […]
– Francesco Fasulo – Lev Jascin, portiere di calcio e di hockey della grande Unione Sovietica, diceva che non sei un grande portiere se non sei tormentato dopo aver fatto un errore. Il tormento del giovane Goretex è in quell’esultanza rabbiosa dopo la parata che salva i ragazzi all’Arena dalla furia di una squadra che […]