Il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, è stato a Pisa per una serie di importanti incontri istituzionali. Questo è ciò che ha scritto lunedì 25 marzo sulla propria bacheca Facebook:

Ho visitato il museo nazionale di San Matteo e il museo delle Navi antiche. Si tratta di due veri e propri gioielli da valorizzare, che avranno tutta l’attenzione che meritano da parte del Mibac. Per quanto riguarda il San Matteo, stiamo lavorando per risolvere l’annosa questione della carenza del personale, tramite un piano di assunzioni straordinario che prevede l’inserimento di 3600 unità nel prossimo triennio. Il Museo delle Navi, che voglio inaugurare a maggio, ha visto lo stanziamento di 7 milioni da parte del Ministero, che si aggiungono ai 10 milioni investiti, negli anni, per lo scavo e il restauro dei reperti. Vogliamo che tutte le persone che vengono a Pisa per vedere Piazza dei Miracoli, possano apprezzare l’intero patrimonio che questa città è in grado di offrire”.

Parole importanti quelle del ministro, che è impossibile non condividere. E non è questione di campanilismo. Non si tratta, infatti, di essere pisani o meno. L’enorme patrimonio culturale del nostro Paese va valorizzato a pieno, nell’interesse di tutti.

Anche il sindaco di Pisa, Michele Conti, ha incontrato il ministro. Si sono visti, alla presenza del prefetto Giuseppe Castaldo, al Museo Nazionale di San Matteo. ”Ringrazio il ministro Bonisoli – ha detto il sindaco – per l’attenzione che ha voluto dedicare alla nostra città con questa gradita visita, durante la quale abbiamo avuto l’opportunità di svolgere un proficuo confronto sul percorso da intraprendere per valorizzare i molti beni culturali che abbiamo a Pisa, a partire dai tesori custoditi al Museo di San Matteo”.

”Nel corso dell’incontro ho spiegato al ministro che la nostra amministrazione sta lavorando concretamente al progetto che abbiamo chiamato ‘Pisa oltre la Torre’ mettendo in campo delle azioni per attirare una parte dei milioni di visitatori di Piazza dei Miracoli verso il centro e i Lungarni, dove insistono musei e gioielli che devono essere conosciuti e valorizzati. Ho condiviso col ministro la necessità di agire sulla mobilità, magari pensando a un bus turistico che compia senza sosta il circuito che va da Piazza Manin al centro, con una sosta direttamente davanti al Museo di San Matteo. Ho ovviamente fornito la massima disponibilità al ministro nel cercare forme di collaborazione per promuovere unitariamente il circuito dei musei cittadini”.

Durante l’incontro è stato affrontato anche l’annoso tema delle bancarelle in piazza Duomo (sì o no?). Il ministro Bonisoli non ha usato giri di parole: “Non voglio più vedere le bancarelle in Piazza dei Miracoli”. E ha aggiunto: “In un mondo moderno, in una visione moderna della piazza, le bancarelle non ci possono essere. I turisti che vogliono comprare quel tipo di oggettistica lo potranno fare in un altro luogo. Ci saranno tempi e modi per trovare una soluzione che possa andare bene. Abbiamo avviato un percorso confrontandoci con il sindaco e alla fine si arriverà ad una decisione che credo sarà il più possibile condivisa”. Per risolvere il problema (la soluzione attuale, in Piazza Manin, non va bene a nessuno) sono state valutate alcune ipotesi da mettere in campo in tempi brevi, in attesa che possa partire il progetto per la soluzione definitiva, nell’area cosiddetta Umi1, all’interno del complesso dell’ospedale Santa Chiara, dove una volta c’era il Pronto soccorso.

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